Le Regioni chiedono i rivedere i parametri del bollettino giornaliero e una revisione delle misure anti-Covid.
Continua a far discutere il bollettino giornaliero che illustra l’andamento epidemiologico in Italia nell’arco delle ventiquattro ore: mentre alcuni esperti ne chiedono la cancellazione, i Presidenti delle Regioni chiedono di cambiare i parametri in quanto il monitoraggio quotidiano rischia di dare una fotografia falsata della situazione.
La polemica sul bollettino: cambiare i parametri
I Presidenti di Regione sostengono che i numeri del bollettino giornaliero, rispetto ad un anno fa ad esempio, risentono del maggior numero di tamponi effettuati. Inoltre la conta dei positivi lascia il tempo che trova, soprattutto ora che la nuova fase dell’emergenza è caratterizzata dalla diffusione della variante Omicron, altamente contagiosa ma poco patologica. Come noto, i dati più importanti sono quelli sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Il bollettino giornaliero potrebbe essere rivisto per dare meno spazio ai nuovi positivi e più spazio ai ricoveri, ad esempio.
La seconda ipotesi: abolire il bollettino giornaliero
L’altra proposta ha preso piede proprio negli ultimi giorni e prevede la cancellazione del bollettino giornaliero. Si tratta di un’ipotesi che circola nel Ministero e che in effetti non dispiace. Si potrebbe pensare ad esempio ad un bollettino settimanale anche per allentare l’emergenza sul piano mediatico e comunicativo.
Nuove misure anti-Covid
Inoltre, con l’aumento dei contagi e dei ricoveri che stanno spingendo diversi territori verso la zona Arancione, i Presidenti di Regione chiedono anche di rivedere alcune delle misure anti-Covid. Diverse Regioni chiedono di snellire la macchina dei tamponi e testare solo chi sta male. Inoltre si discute dei limiti di capienza sui mezzi pubblici. La richiesta è quella di tenere il limite di capienza dei bus all’80% per evitare di mandare in tilt il trasporto pubblico.
Il parere del Comitato Tecnico Scientifico
Del bollettino e delle misure per contenere il contagio dovrebbe parlarne il Comitato Tecnico Scientifico nella giornata di venerdì. Il Cts trasmetterà poi il proprio parere al governo che prenderà una decisione.